Appello ad un mese di azione internazionale per il rilascio di Georges Abdallah

Photo credit: Unified Campaign for the Release of Georges Abdallah

APPELLO AD UN MESE DI AZIONE INTERNAZIONALE PER IL RILASCIO DI GEORGES ABDALLAH

Dopo l’arresto di Georges Abdallah, sono stati creati molti collettivi e comitati di sostegno per difendere il nostro compagno e chiedere la sua liberazione. Abbiamo sempre riconosciuto e proclamato l’eredità fondante di questa lotta. Tuttavia, nel 2015, in occasione del quinto anniversario della manifestazione organizzata a Lannemezan da questi attivisti di lunga data, è stata espressa anche la volontà di intensificare questa lotta e di coordinare le forze esistenti per amplificare la mobilitazione e realizzare un reale cambiamento negli equilibri di potere richiesto dal nostro compagno stesso. Da qui, l’atto di nascita della Campagne unitaire pour la libération de Georges Abdallah sulla base della seguente dichiarazione, redatta all’epoca.

«Noi, i partecipanti all’incontro di sostegno di Lannemezan, tenutosi dopo la manifestazione del 24 ottobre 2015 per George Abdallah, chiediamo l’intensificazione della campagna di mobilitazione per la liberazione del nostro compagno George Abdallah.

Ci riconosciamo nell’identità politica di Georges Abdallah, combattente arabo e combattente della resistenza, comunista libanese, simbolo della lotta odierna contro l’imperialismo, il sionismo, il capitalismo e gli Stati arabi reazionari. Georges Abdallah è stato prigioniero politico dello Stato francese per più di tre decenni, tra gli applausi degli Stati Uniti e dell’entità sionista. La sua lotta è la nostra. Vogliamo una Palestina libera e vittoriosa. Vogliamo la fine del colonialismo in tutto il mondo ed in tutte le sue forme, la fine del capitalismo e dello sfruttamento, e sosteniamo la lotta dei popoli contro ogni oppressione. Ci riconosciamo nella lotta di Georges Abdallah contro l’invasione sionista del Libano e per la liberazione della Palestina, da lui guidata prima di essere arrestato nel 1984 dalla polizia francese. Ci riconosciamo nel suo immancabile impegno rivoluzionario durante i suoi tre decenni di prigionia e nella sua feroce determinazione a lottare contro una giustizia classista. E noi saremo al suo fianco il giorno della sua liberazione per continuare a lottare con lui.

Siamo internazionalisti e siamo pienamente consapevoli che è lo Stato francese che tiene Georges Abdallah in prigione. È questo Stato francese e i suoi successivi governi di destra e di sinistra che si definiscono repubblicani o socialisti a subordinare il rilascio di questo attivista intransigente alla sua negazione. Da più di trent’anni Georges Abdallah si trova davanti ai suoi carcerieri e, come le migliaia di prigionieri palestinesi, non si arrende. Resiste e combatte per la libertà.

La decisione di non rilasciare Georges Abdallah è una decisione politica ed è per questo che stiamo combattendo sul terreno politico.

Facciamo appello a tutte le forze militanti, ai comitati di sostegno, alle associazioni, ai partiti e ai sindacati di esprimere la loro solidarietà e di moltiplicare le iniziative per far conoscere la causa di Georges Abdallah e per far crescere la richiesta della sua liberazione.

Facciamo appello a una campagna nazionale per la liberazione di Georges Abdallah, condotta secondo i suoi impegni e il suo cammino. Chiediamo anche il moltiplicarsi delle iniziative internazionali: Leila Khaled del FPLP dichiara a ragione: “Georges Abdallah è un simbolo per i rivoluzionari di tutto il mondo”.

Chiediamo che questa campagna sia condotta secondo due linee principali:

  1. il sostegno al popolo palestinese e alla sua lotta per la vittoria; la solidarietà con la lotta dei prigionieri palestinesi e la difesa del diritto palestinese al ritorno e all’autodeterminazione.
  2. il sostegno ai quartieri popolari e alle loro lotte per l’emancipazione; solidarietà con le persone accusate di repressione; sostegno alle rivolte contro la violenza della polizia; lotta contro il razzismo di Stato.

Facciamo appello già ad altri momenti forti di mobilitazione: raduni e manifestazioni a Lannemezan, Parigi, Marsiglia, Tolosa, Lille, Bordeaux, Bruxelles, Beirut. Incontri in diverse città della Francia, dell’Europa o del mondo arabo. Al coinvolgimento delle forze libanesi e palestinesi che hanno proposto la causa di Georges Abdallah (FPLP, PCL); ad un appello per il sostegno dei partiti politici e dei sindacati in accordo con la richiesta di liberazione di Georges Abdallah (PCF, NPA, CNT, FA, PIR…). L’organizzazione di eventi in date di mobilitazione comuni (Giornata della Terra, Giornata internazionale dei prigionieri politici, 1° maggio, ecc.). La moltiplicazione degli sforzi di sensibilizzazione e di informazione con i mass media (L’Humanité, Politis, Le Monde Diplomatique, le stazioni radio e la stampa militante).

Stiamo ora definendo gli obiettivi comuni da mettere in discussione: le autorità francesi e libanesi. Diverse udienze hanno avuto luogo in diverse città della Francia (Valls, Taubira, F. Holland) e dobbiamo moltiplicare queste situazioni. Anche gli Stati Uniti, parte civile nel processo e ancora attiva nel bloccare il rilascio di Georges Abdallah, devono essere interpellati e le autorità libanesi devono prendere una posizione ferma per il rilascio di Georges Abdallah.

Una, due, tre, mille iniziative per il rilascio di Georges Abdallah! Lui è parte della nostra lotta, noi siamo parte della sua lotta!

La Palestina vivrà, la Palestina vincerà! Vittoria o vittoria!

Lannemezan, 24 ottobre 2015»

Questa linea di difesa del nostro compagno su questa base politica è ancora oggi la nostra: Georges Abdallah, quotidianamente, fa parte delle nostre lotte e non si compie un atto militante senza che noi riaffermiamo che facciamo parte della sua lotta. Da cinque anni questa battaglia sul terreno politico, condotta efficacemente nel rispetto degli impegni del nostro compagno e del suo percorso, è stata condotta ovunque e da tutti noi, secondo gli assi citati nella dichiarazione del 2015 ma anche più ampiamente all’interno di tutte le lotte sociali e politiche, attraverso manifestazioni, comizi, incontri, pasti di solidarietà, inviti a firmare, lettere indirizzate alle autorità francesi e libanesi e settimane di azioni coordinate tra tutte le forze impegnate in questa lotta per la liberazione di Georges Abdallah. Questo impegno a Parigi, nelle regioni, a livello nazionale e ora anche ampiamente a livello internazionale – a causa dell’investimento di tutti i sostenitori di Georges Abdallah, nella diversità delle nostre espressioni – aumenta la pressione esercitata ogni giorno un po’ di più; le numerose reazioni – lette sulla stampa, percepibili anche attraverso le risposte dei Custodi dei sigilli e dei ministri dell’Interno che si sono succeduti in lettere di funzionari eletti o tradotte dalle eccezionali visite effettuate al nostro compagno da alti rappresentanti politici e religiosi o dalla risposta lanciata dal presidente francese durante la sua visita a Beirut, agli attivisti libanesi che chiedono il rilascio di Georges Abdallah – tutte queste reazioni sono altrettanti segni da cogliere della giustezza della lotta intrapresa e che dobbiamo continuare con la stessa dinamica e la stessa energia cercando di interrogare ancora più direttamente i rappresentanti dello Stato francese ogni volta che è possibile o mobilitando tutti insieme per colpire con una mano sola.

Georges Abdallah non smette mai di darci le chiavi di questa linea d’azione quando, a più riprese, nelle sue dichiarazioni, sottolinea la forza di questa solidarietà unitaria e coordinata. Ricordiamo qui di nuovo alcuni dei suoi messaggi, nei quali ci incoraggia a continuare su questa strada.

Incoraggiamo, sempre più compagni, i vari processi di convergenza delle lotte sia a livello locale che regionale e ancor più a livello internazionale” (Georges Abdallah – dichiarazione del 20 ottobre 2018).

Questo cambiamento negli equilibri di potere passa soprattutto attraverso l’inclusione di questo approccio solidale nella dinamica globale della lotta in corso assumendo sempre più il terreno della lotta anticapitalista e antimperialista” perché “non si tratta di agire come se non sapessimo che la suddetta giustizia è sempre giustizia di classe al servizio di una politica di classe inserita nella dinamica globale di una guerra di classe su scala nazionale e internazionale” (Georges Abdallah – dichiarazione del 23 giugno 2018).

É in questo senso e sempre fedele a questa linea e ai principi dell’azione politica qui ricordati che oggi chiediamo non una settimana internazionale di azioni ma un mese intero di azioni affinché tutti noi, sostenitori del nostro compagno, non lasciamo uno spazio politico libero a livello locale, regionale, nazionale e internazionale senza che la richiesta di liberazione del nostro compagno Georges Abdallah sia messa all’ordine del giorno.

Ad Albertville, Amiens, Annecy, Aubagne, Aubervilliers, Besançon, Bordeaux, Clermont-Ferrand, Gennevilliers, Grenay, Grenoble, Lannemezan, Lille, Lione, Marsiglia, Montauban, Montpellier, Morlaix, Nanterre, Nîmes, Parigi, Pau, Saint-Denis, Saint-Etienne, Tarbes, Thionville, Tolosa, Troyes ; nelle Alpi Marittime, Corsica, Finistère, Gers, Gironda, Haute-Marne, Hautes-Pyrénées, Hérault, Ile de France, Lot-et-Garonne, Nord e Pas de Calais, Pays de Cornouaille, Poitou-Charentes, Puy-de-Dôme, regione Rhône-Alpes, Seine-Maritime e Tarn-et- Garonne. ; in Algeria, Germania, Inghilterra, Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Spagna, Grecia, India, Italia, Kurdistan, Libano, Lussemburgo, Marocco, Palestina occupata, Perù, Polonia, Romania, Tunisia, Turchia – ovunque in Francia e in tutto il mondo dove la lotta di Georges Abdallah viene rilanciata e la richiesta del suo rilascio viene sostenuta; ovunque siamo – attivi sostenitori della solidarietà del nostro compagno – moltiplichiamo le azioni di mobilitazione e intensifichiamo la pressione sui rappresentanti e sui luoghi di potere dello Stato francese affinché l’attuale ministro dell’Interno firmi finalmente la notifica di espulsione che condiziona il rilascio del nostro compagno e che questa lotta per mettere a morte questa iniqua vita reale sia vinta.

Tutti noi – anarchici, autonomi, antifascisti, antifascisti, antimperialisti, antisionisti, comunisti, democratici, ecologisti, internazionalisti, libertari, marxisti-leninisti, marxisti-leninisti-maoisti, repubblicani ribelli, rivoluzionari, trotskisti; impegnati in molteplici partiti, sindacati, fronti, campagne, associazioni, collettivi, comitati, movimenti e reti; impegnati al fianco del nostro compagno nelle lotte politiche per la Palestina, a sostegno dell’Intifada e contro la normalizzazione; in difesa delle lotte dei popoli e della loro resistenza; in difesa dei prigionieri politici e dei prigionieri rivoluzionari; contro la reclusione in carcere; contro la violenza della polizia; in difesa degli immigrati e dei quartieri popolari; contro il razzismo; in difesa dei lavoratori, dei loro diritti e delle loro conquiste; in difesa dei Gilets Jaunes; in difesa dell’emancipazione femminile; contro la tortura e la pena di morte – mobilitiamoci ancora una volta, tutti insieme dove siamo, in questa nostra diversità che è la nostra, dal 22 settembre 2020 al 24 ottobre 2020 affinché in quella data la decima manifestazione di Lannemezan sia l’ultima e che possiamo finalmente realizzare questo profondo desiderio che tutti noi portiamo dentro di noi da tanti anni: “saremo al suo fianco il giorno della sua liberazione per continuare a lottare con lui!”.

Uno, due, tre, mille iniziative per la liberazione di Georges Abdallah! Lui è parte della nostra lotta, noi siamo parte della sua lotta!

La Palestina vivrà, la Palestina vincerà! Vittoria o vittoria!

Parigi, 19 settembre 2020

campagne.unitaire.gabdallah@gmail.com

https://www.facebook.com/detouteurgence

Traduction par Rete dei Comunisti (Italie)

I primi firmatari:

Campagne unitaire pour la libération de Georges Abdallah – Campagne internationale pour la libération de Georges Abdallah –Samidoun Palestinien Prisoner Solidarity Network – Campagne internationale pour la libération d’Ahmad Sa ‘âdat et ses camarades – CLGIA – Le CRI Rouge pour la défense des prisonniers révolutionnaires – Jeunes révolutionnaires – CAPJPO- EuroPalestine – Comité d’action et de soutien aux luttes du peuple Marocain – PIR – ANC – UJFP – Collectif Palestine Vaincra – Secours Rouge International – FUIQP – Appel belge pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah – International Prisonners’News – Rete dei Comunisti (Italie) – AFPS34 – AFPS 63 – Couserans-Palestine – Action Antifasciste 79 – ISM- France – Collectif Investig’Action – Compagnie Jolie Môme – Unité Communiste – Comité de défense des Internés des Camps du Sud (Algérie) Association Car t’y es libre – Conseil syndical 09(Ariège) de solidaires – PRCF