Il messaggio dei prigionieri in memoria di Samah Idriss

È una mattina insolita, quando la notizia della tua partenza arriva ad affondare i denti nella delicatezza dell’amore e dell’emozione, la mattina si trasforma in tramonto e la tua anima si posa lì, Samah. Rimaniamo alla sua ombra mentre svolazza e riempie lo spazio in questa mattina eccezionale. La notizia della tragedia della tua partenza sostituisce per ora i nostri pensieri di liberazione e di libertà. La tua assenza ci tiene paralizzati nel tempo, ci guardiamo intorno e ti ricordiamo, e abbiamo ancora bisogno delle tue parole e delle tue posizioni impegnate e di principio. Siamo ancora nel bel mezzo della strada per la libertà, Samah.

Le tue notizie hanno viaggiato e ci hanno raggiunto mentre le gocce di rugiada svaniscono dalle recinzioni e dalle sbarre della prigione. Con esso, i nostri sentimenti si sono insinuati e abbiamo sentito la ferita di perderti pubblicamente. Vogliamo che tu ascolti il ​​nostro ultimo grido, tu, che hai sempre parlato con la nostra voce e le nostre urla, o forse vogliamo salutarti con un sussurro di urla.

Le nostre parole ti raggiungeranno sicuramente. Siamo nelle prigioni del colonizzatore sionista e volevamo incontrarti. Lo vedi e, come ci hai insegnato, il viaggio è ancora lungo, e la nostra lampada ha ancora bisogno di molto olio, quindi perché te ne sei andato adesso?!

Samah, sappiamo che non hai lasciato la montagna. Sei come una montagna nelle tue posizioni e i tuoi passi sono incisi nel percorso di questo lungo viaggio. Tu sei il nostro amato compagno, un compagno nel duro cammino della lotta, un amico nel lungo cammino. Il tuo corpo ci ha lasciato, ma il tuo spirito rimarrà un’ispirazione per noi. Le tue parole e le tue posizioni sono un faro che solleviamo, discutiamo e discutiamo mentre camminiamo. Continueremo a camminare, compagno, finché non ci arriveremo.

Da dietro le sbarre, dietro i muri, dietro le recinzioni, nelle grinfie dei sionisti, salutiamo la tua famiglia, i tuoi cari, i tuoi compagni e i tuoi compagni. Ti piangiamo con orgoglio e ammirazione e il più alto impegno nella lotta. Ti piangiamo come scrittore, intellettuale, compagno e combattente per la libertà per la quale sei morto. Dormi con gli occhi lucidi e sappi che la strada per la libertà non sarà mai interrotta per le persone libere.

I tuoi compagni nelle prigioni di occupazione
26 novembre 2021