Friday, 18 May
5:00 pm
Piazza Stesicoro
Catania, Italy
Facebook: https://www.facebook.com/events/782765648594338/
On May 14, while Israel and the United States celebrated the transfer of the American embassy to Jerusalem, in Gaza Israeli forces sowed death among hundreds of thousands of Palestinians, including many elderly people, women and children who peacefully protested for the right to return, for the end of the siege and against the transfer of the US embassy to Jerusalem.
When groups of protesters approached the fence, armed only with kites and tires, Israeli soldiers, artillery and drones also began firing at the crowd that was far from the barrier, killing. 61 Palestinian civilians were killed, including 6 minors and a wheelchair user, over 2,700 injured, including 203 children, 78 women, 8 journalists and 11 paramedics. At least 150 seriously injured, because the Israeli fire was deliberately aimed at the head, neck and chest. (Ministry of Health)
Field hospitals, ambulances, medical and health personnel were deliberately targeted, preventing them from approaching the wounded. The hospitals, already under severe pressure by the siege, by the previous wars and by the wounded of the last weeks, over 8000, are collapsing and are no longer able to cope with new needs.
THE RESPONSIBLE PARTY FOR THESE CRIMES AGAINST HUMANITY IS THE ZIONIST STATE OF ISRAEL AND THE UNITED STATES, WHICH ARE THE MAIN SPONSORS, BUT ALSOTHE EUROPEAN UNION AND OF EACH OF ITS COUNTRIES THAT CONTINUE TO GUARANTEE ISRAEL’S IMPUNITY.
Venerdì 18 maggio ore 17.00 in piazza Stesicoro
Presidio di Solidarietà col popolo palestinese contro l’apartheid israeliana.
Il 14 maggio, mentre Israele e Stati Uniti festeggiavano il trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, a Gaza le forze israeliane seminavano la morte tra le centinaia di migliaia di Palestinesi, tra cui molti anziani, donne e bambini che pacificamente protestavano per il diritto al ritorno, per la fine dell’assedio e contro il trasferimento dell’ambasciata USA a Gerusalemme.
Quando gruppi di manifestanti si sono avvicinati alla recinzione, armati solo di aquiloni e pneumatici, i soldati israeliani, l’artiglieria e i droni hanno cominciato a sparare anche contro la folla che si trovava lontana dalla barriera, facendo una strage. Sono stati uccisi 61 civili palestinesi, tra cui 6 minorenni e un disabile su sedia rotelle, oltre 2.700 feriti, tra cui 203 bambini, 78 donne, 8 giornalisti e 11 paramedici. Almeno 150 i feriti gravi, perché il fuoco israeliano ha voluto colpire testa, collo e torace. (Ministero della Salute)
Ospedali da campo, ambulanze, personale medico e sanitario sono stati deliberatamente presi di mira impedendo loro di avvicinarsi ai feriti. Gli ospedali, già provati dall’assedio, dalle guerre precedenti e dal carico di feriti delle ultime settimane, oltre 8000, sono al collasso e non riescono più a far fronte alle nuove necessità.
LA RESPONSABILITÀ PRIMA DI QUESTI CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ È DELLO STATO SIONISTA DI ISRAELE E DEGLI STATI UNITI, CHE NE SONO LO SPONSOR PRINCIPALE, MA ANCHE DELL’UNIONE EUROPEA E DI CIASCUNO DEI SUOI PAESI CHE CONTINUANO A GARANTIRE L’IMPUNITÀ DI ISRAELE, NONOSTANTE LE STERILI CONDANNE.
E’ inaccettabile il silenzio dei nostri politici di fronte ai continui massacri perpetrati da Israele.
Israele va fermato: lo dobbiamo ai palestinesi che continuano a morire.
Dopo il giorno della Nakba, che ricorda quando, 70 anni fa (15 maggio 1948) decine di migliaia di Palestinesi vennero uccisi e oltre 800.000 furono costretti a lasciare la loro terra e le loro case, sulle rovine della Palestina sorse Israele. Sarà anche il giorno in cui inizia il mese di Ramadan, sacro ai Musulmani: di fronte all’accavallarsi di queste ricorrenze cariche di dolore e sofferenza la frustrazione, la rabbia e le proteste dei Palestinesi non cesseranno.
CHIEDIAMO ALLE ASSOCIAZIONI E A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO A CUORE LA LIBERTÀ, LA GIUSTIZIA E LA SORTE DEI POPOLI OPPRESSI DI TROVARSI VENERDÌ 18 IN PIAZZA STESICORO
PER RECLAMARE CON FORZA
IL RISPETTO E L’APPLICAZIONE DELLE INNUMEREVOLI RISOLUZIONI ONU DI CONDANNA DI ISRAELE, PERCHÉ SI PONGA FINALMENTE FINE ALLA SUA IMPUNITÀ, PER BOICOTTARE L’ECONOMIA DI GUERRA ISRAELIANA, PER FERMARE IL GIRO D’ITALIA PER LUTTO COME ATTO DI RIPARAZIONE NEI CONFRONTI DEI PALESTINESI, PERCHÉ CESSINO L’OCCUPAZIONE E L’ASSEDIO DI GAZA, PERCHÉ A TUTTI I PALESTINESI SIANO GARANTITI UGUALI DIRITTI, PERCHÉ SIA RICONOSCIUTO IL DIRITTO AL RITORNO.
Comitato catanese di solidarietà col popolo palestinese