Sit-in solidarity with Muhammad Allan and all Palestinian political prisoners
Tuesday, August 18, 5-7 pm
In front of the Palestinian Embassy (Viale Guido Baccelli, around the corner from FAO)
If you are in Rome please try to make it to this action in solidarity with Muhammad Allan, an imprisoned Palestinian lawyer. Allan is in a coma in Barzilai Hospital in Ashkelon; he has been on hunger strike for 64 days protesting his imprisonment without charge or trial under administrative detention. Some 180 other Palestinian prisoners are also on hunger strike to protest against Israel’s use of this form of imprisonment, which blatantly violates international law.
There have been calls at an international level for action to free Muhammed Allan and his fellow Palestinian prisoners and prevent his torture through force-feeding. Events are upcoming in New York, Berlin, Vancouver and other cities and it is critical that people around the world make their voices heard to hold the Israeli state accountable for the life of Muhammed Allan and release him immediately.
For more information and news see http://samidoun.ca/
Take Action: Demand freedom – not force feeding – for Muhammad Allan!
Per la liberazione di Mohammed Allan
detenuto palestinese nelle carceri israeliane
in coma dopo 60 giorni di sciopero della fame
SIT IN ALL’AMBASCIATA PALESTINESE IN ITALIA
MARTEDI’ 18 AGOSTO 2015
ORE 17-19
Mohammed Allan è in sciopero della fame per protestare contro la diffusa pratica di incarcerare i cittadini palestinesi senza processo e senza neppure la contestazione del motivo della detenzione, alla quale Israele fa ampio ricorso.
La “detenzione amministrativa”- così è chiamata questa misura – è palesemente illegale violando gli articoli 9 e 10 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 10 dicembre 1958.
Per denunciare la illegittimità della detenzione amministrativa i prigionieri palestinesi sono ricorsi più volte allo sciopero della fame costringendo non raramente le autorità israeliane a patteggiare la liberazione di detenuti. Nell’intento di stroncare questa forma di lotta il parlamento israeliano ha approvato una legge che autorizza la nutrizione forzata dei detenuti in sciopero della fame, cercando di dare una parvenza di legalità ad un intervento contrastante con i protocolli aggiuntivi alla Convenzione di Ginevra che vietano di sottoporre i detenuti “ad un intervento medico che non sia motivato dal loro stato di salute e non sia conforme alle norme sanitarie generalmente riconosciute e applicate in circostanze mediche analoghe alle persone che godono della libertà”, e che la World Medical Association ha dichiarato “immorale e mai legittimo”. A sua volta il presidente dell’Associazione Medici Israeliani (IMA) Dr Leonid Eidelman ha dichiarato che l’IMA non si sarebbe prestata alla tortura, che i suoi membri non avrebbero nutrito a forza i prigionieri che fanno lo sciopero della fame, non avrebbero applicato la legge approvata dalla Knesset.
In tutto il mondo si stanno levando proteste contro l’applicazione la recente legge israeliana e per la liberazione di Mohammed Allan.
Anche a Roma si manifesterà contro questa infamia, in solidarietà con i prigionieri politici palestinesi e per la liberazione di Mohammed Allan martedì 18 agosto dalle 17 alle 19 innanzi all’Ambasciata in Italia dello Stato di Palestina (Viale Guido Baccelli 10 alle spalle della Fao).
La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese